Il 12 maggio sarà la festa della mamma, molti di noi
associano questa festa con l’ Azalea della Ricerca dell’ A.I.R.C.; il nostro pensiero si rivolge immediatamente ad una donna straordinaria che per prima ha fatto conoscere alla comunità cefaludese l’opera svolta dall’ A.I.R.C contro il cancro. Ci fa piacere ripercorrere le tappe fondamentali di una donna che ha dedicato la sua vita alla famiglia, alla scuola e al volontariato. Un grazie di cuore da parte di tutti quelli che l’hanno conosciuta, apprezzata e stimata.
Ci mancherà il suo sorriso, la sua cultura, il suo impegno nel sociale e la sua disponibilità.
Maria Tornabene nasce, primogenita di 11 figli, a Verona l’8 Dicembre 1922.
A causa del lavoro del padre, che era un capitano della Guardia di Finanza, la sua famiglia si trasferì in diverse città: Feltre, Roma, Udine per ben due volte, Tripoli (in Libia) e infine Palermo. I sette anni a Tripoli (dalla fine del 1929 al 1936) vengono da lei citati, in un memoriale scritto per i suoi figli, come gli anni più belli della sua fanciullezza. Giacchè il suo sogno sin da bambina era quello di insegnare, frequenta la scuola Magistrale, prima a Udine e poi a Palermo dove si diploma maestra nel giugno 1940.
Decide quindi di andare all’Università, facoltà di Lettere antiche, anche se, visti i suoi trascorsi sportivi, le sarebbe piaciuto andare alla “Farnesina“ a Roma per diventare insegnante di Educazione Fisica. Ma per iscriversi all’Università bisogna avere la licenza liceale che consegue nel Giugno 1941. Iscritta alla facoltà di Lettere, inizia a fare la pendolare da Cefalù per Palermo nonostante i bombardamenti aerei (spesso il treno doveva fermarsi in aperta campagna!).
Ancora universitaria inizia nel 1942 ad insegnare lettere al Ginnasio di Gangi, nel 1943 con il Dr.Gabriele Marino insegna Educazione Fisica al Liceo-Ginnasio “Mandralisca” di Cefalù, nel 1944 a Bagheria e, dal 1945, di nuovo a Cefalù al “Mandralisca” fino alla pensione avvenuta il 10 Settembre 1982.
Così la sua vita si divide tra l’insegnamento, lo studio e l’università che frequenta nel giorno libero dalle lezioni.
Il 16 Marzo 1946 si laurea in Lettere ma continua ad insegnare Educazione Fisica, pur senza il titolo specifico che consegue dopo avere frequentato due corsi nazionali: uno a Napoli nel 1953 e uno a Messina nel 1954. Nel frattempo, il 23 Febbraio 1942, durante una manifestazione fascista, conosce lo studente in Medicina Vincenzo Incrapera che sposerà il 6 Dicembre 1950 e dal quale avrà 5 figli (Anna, Teresa, Licia, Patrizia e Salvatore).
La Professoressa Tornabene è stata una donna molto dinamica con molteplici interessi: il nuoto, il giardinaggio, il pianoforte, lo sport in genere, la pittura su vetro, il ricamo, la musica, il teatro, la lettura e soprattutto i viaggi, sempre in luoghi ricchi di cultura, che ha organizzato non solo per i suoi familiari ma anche per i suoi numerosi amici che partecipavano con entusiasmo alle mete da lei proposte. Il suo impegno non era dedicato solo ai suoi interessi personali ma molto del suo tempo lo ha dedicato al sociale.
Nel 1985 assume un impegno che porterà avanti fino alla sua morte; riesce infatti a realizzare un suo vivo desiderio: dare alla Chiesa un sacerdote.
Attraverso la Pontificia Opera S.Pietro Apostolo le viene affidato un ragazzo del Keniache che frequenta i corsi di teologia nel seminario di Nairobi.
Questo seminarista, di nome Agapius Kamau, nel 1989 viene ordinato sacerdote e inizia a dedicarsi alla vita pastorale con grande fervore. Il suo vescovo lo manda a Roma all’Università Lateranense dove nel 1994 si laurea. Nel primo soggiorno a Roma incontra per la prima volta Maria, sua figlia Anna e Monica (figlia di Anna) e nel 1993 viene a Cefalù dove conosce non solo i familiari di Maria ma anche molti amici che iniziano a sostenere economicamente la sua parrocchia. La Prof.Tornabene in questo progetto coinvolge pure diversi enti come la Scuola Primaria di Cefalù, le scuole di Lascari, la Polizia; organizza inoltre lotterie, spettacoli e quant’altro possa aiutare Kamau nel ricevere offerte.
Grazie alla generosità di tanta gente, con i soldi arrivati da Cefalù, Lascari, Pergine (provincia di Trento) e Lagonegro (paesi, questi ultimi, nei quali Kamau ha altri amici) riesce a costruire un ospedale, due chiese e diverse scuole che documenta dettagliatamente con fotografie e lettere che invia a Maria. Testimone oculare di tutto ciò è Anna, una delle figlie di Maria che, nel 2001, trascorre un mese in Kenia sua ospite ma lavorando con Kamau e gli abitanti del villaggio nel tinteggiare alcune sale dell’ospedale e la grande sala adibita agli incontri con i fedeli. Dal 1993 Kamau è tornato molte volte a Cefalù per incontrare quella che lui chiamava “la sua mamma in Cristo” e tutti gli amici che lo sostengono.
Nel 1988 la Prof. Tornabene si lancia in un altro progetto: portare l’AIRC a Cefalù, di cui diventa responsabile. Divenne famosa tra gli alunni delle scuole come “la signora delle uova” perché in prossimità della Pasqua (e anche del Natale) andava nei vari istituti scolastici a vendere le uova o i cioccolattini con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi nella lotta ai tumori.
Per la festa della mamma, a Maggio, organizzava “L’azalea della ricerca” e già di prima mattina era in Piazza Duomo, con i suoi collaboratori, a disporre le piantine sui gradini della Cattedrale. Duratura e sincera è stata la sua amicizia con Arabella Salviati, vedova del Principe Lanza di Scalea, presidente dell’AIRC Sicilia che ha incontrato a Palermo nel palazzo di famiglia.
Si dimette nel 2013 per problemi di salute e passa il testimone ai suoi validi collaboratori.
Il 23 Marzo 1993 Maria diventa vedova ma, nonostante la sua grave perdita continua a dedicarsi ai suoi molteplici impegni sia personali che sociali.
Lucida fino all’ultimo giorno, si spegne il 12 Febbraio 2019 alla veneranda età di 96 anni e due mesi.