30 Gennaio 2023 - OPERARE PER LA GIUSTIZIA

CI DIFENDIAMO DAGLI ALTRI

Quanto ai cattolici, troppi di noi, afflosciati da un’atavica ignavia, siamo assueti a rimettere agli altri l’incarico di pensare, disimpegnandoci da tale fatica…Siamo, nella migliore delle ipotesi, sempre in una posizione negativa: ci difendiamo dagli altri, gli antagonisti, ma rimaniamo ancora privi della potenza di controbattere, di revincere, di imporre un nostro pensiero.

(Igino Giordani, Rivolta cattolica , Città Nuova, 1997, p.67)

Ognuno di noi, individualmente, può lavorare per la giustizia. Innanzitutto non avendo un atteggiamento persecutorio nei confronti delle persone che conosciamo o con cui abbiamo qualsiasi tipo di contatto. O anche evitando di diffondere pensieri discriminatori, ad esempio nei confronti dei migranti.
Possiamo difendere i diritti di coloro che hanno qualche vulnerabilità o delle persone con qualche tipo di disabilità, avendo un atteggiamento inclusivo, soprattutto sul posto di lavoro.
Quando esprimiamo un'opinione, dobbiamo stare attenti a stare dalla parte della giustizia e della verità.
Se la nostra intenzione è quella di amare tutti indistintamente, lavorare per la giustizia deve essere una priorità nei nostri discorsi e nelle nostre azioni.
Amare il prossimo come noi stessi significa anche difendere i deboli, le vittime di ingiustizie e i perseguitati.
Chi ama testimonia la verità e la giustizia.
Apolonio Carvalho Nascimento

Mc 5,1-20: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo?».