30 Marzo 2023 - CUSTODIRE IL CREATO

Il Signore è mia luce e mia salvezza
L'Eucarestia, istituita come banchetto sacrificale, ci viene donata come Sacramento dell'unità, perché unisce i discepoli con il Maestro e in questo modo li unisce anche tra loro: li rende un corpo il cui capo è Cristo
(Javier Echevarria)

Noi custodiamo ciò che è nostro: tutto ciò che abbiamo acquisito con i nostri sforzi e tutto ciò che abbiamo ricevuto in dono.
Proteggiamo anche tutto ciò che ci è stato affidato da qualcuno che amiamo.
Ebbene, con la creazione non è diverso. L'abbiamo ricevuta dalle mani di Dio ed è nostra. Anzi, per meglio dire: ne facciamo parte.
Possiamo godere del creato senza distruggerlo; possiamo creare un circolo virtuoso di utilizzo e conservazione.
Possiamo proteggere il creato dalla cultura dell'uso improprio, della depredazione, dell'utilitarismo e dello smaltimento.
Custodire significa prendersi cura della catena della vita, dell'interdipendenza che esiste tra tutti gli esseri che compongono un bioma.
Nel rispetto del creato possiamo contribuire alla nascita di nuovi cieli e di una nuova terra.

Apolonio Carvalho Nascimento

Gv 8,51-59: «Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno».