28 Aprile 2024 - RIMANERE IN DIO
Il cuore del giusto spera nel Signore. Dal profondo del Tabernacolo, Gesù dice a quelli che soffrono e sono nel bisogno e nel dolore: “Venite a me e vi solleverò”. Egli è il buon Samaritano, il medico divino delle nostre anime che guarirà tutte le piaghe del peccato, e che renderà casto e santo il nostro corpo col suo corpo santo. (S. Pier Giuliano Eymard)
"Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto". (Gv 15,5)
Rimanere in Gesù significa rimanere in Dio. E rimanere in Gesù significa tutto ciò che Egli ha affermato come unione tra Lui e il Padre, tra Lui e noi. Cioè la sua Parola, la sua Chiesa, l'Eucaristia, il suo Amore.
Quanto all'amore, lo ha lasciato come comandamento, che ha chiamato "nuovo" e "suo".
"Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati" (cf Gv 15,12).
Abbiamo tutti gli elementi a disposizione per rimanere in Dio, dobbiamo solo fare la nostra parte, perché Dio ha già fatto la sua.
In questa giornata, riflettiamo su quanto desideriamo rimanere in Dio e sugli atteggiamenti che assumiamo per realizzare questo desiderio.
Apolonio Carvalho Nascimento
Gv 15,1-8: «Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto».