22 Agosto 2024 - RICONOSCERE LA DIGNITÀ DEI PROSSIMI
Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Gesù, tu per noi oscilli tra l'”osanna” e il “crocifiggilo”, noi per te siamo gli amici per i quali vale la pena morire, tu per noi vali trenta monete, noi per te siamo più preziosi della tua stessa vita. La nostra vita scorrerà tante volte senza di te, ma la tua vita, adesso, scorrerà per sempre in noi.
Sorelle Clarisse di Montagnana
Davanti a Dio siamo tutti uguali in dignità, anzi, quando ci riconosciamo indegni e peccatori, è Dio stesso che ci rende degni della sua infinita misericordia.
Dovremmo guardare le persone come nostri simili. Coloro che riconoscono l'uguaglianza riconoscono anche la dignità.
Qualunque cosa vogliamo che gli altri ci facciano, dobbiamo farla a tutti.
La regola d'oro, citata sopra, ci aiuta a riconoscere la dignità delle persone. In altre parole: "Amare il nostro prossimo come noi stessi". (Cf Mt 22,39)
Questo è il secondo più grande comandamento della legge di Dio. Quando vissuto alla lettera, diventa il riconoscimento più efficace della dignità di ogni persona.
Apolonio Carvalho Nascimento
Lc 1,26-38: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».