Dottore Prospero, è cominciato per Lei, oggi, il giorno
senza tramonto; ha combattuto la Sua buona battaglia, ha conservato la fede. Si, la fede autentica, vissuta pienamente in ogni momento e attività della Sua vita. Ha lavorato perchè la password fosse pronta per oggi. Una password straordinaria la Sua... fatta di una sola parola: Amore, amore per la famiglia, per la città che ha servito, per la comunità ecclesiale che ha onorato con la Sua presenza, testimonianza e dedizione.
Da persona corretta qual era, una graduatoria di valori ha ritmato la Sua vita: la famiglia prima di tutto ed il risultato è stato di vedere attorno a Lei moglie, figlie, nipoti pronti ad aiutarLa e ad assisterLa col cuore, fino all'ultimo momento.
Amore per Cefalù, che Le ha dato i natali e che ha "servito" con la passione di chi ama veramente e senza interesse, cercando in ogni modo di farLe mantenere l'identità e di promuoverne oltre alla bellezza, la cultura anche il senso civico.
Amore per la comunità ecclesiale per la quale si è speso generosamente come presidente di Azione Cattolica, operatore di Pastorale Familiare e, poi, in Curia, Cancelliere... e ancora tante altre attività finchè ha potuto.
Non è necessario dire altro su quanto ha fatto e testimoiato. Ricordo, nell'occasione di un convegno organizzato, da noi operatori di Pastorale Familiare (1980), alle domande poste dal Relatore che ci chiedeva quali potessero essere le conseguenze del turismo sulle famiglie e quali le soluzioni ai possibili inquinamenti, Lei con la coerenza e credibilità che La hanno contraddistinto ha espresso inequivocabilmente il Suo pensiero dicendo che l'impegno prioritario di tutte le agenzie educative consisteva nella formazione permanente dei giovani che si preparano per fare le loro scelte e soprattutto quelle matrimoniali, perchè solo da una famiglia sana si può avere una società sana.
Quanta saggezza nelle Sue parole e quanta onestà intellettuale nei Suoi intenti... ne abbiamo fatto lavoro insieme, ma tanto c'è ancora da fare...
Le chiedo, stasera, appena incontrerà Nostro Signore, di dire di noi, delle famiglie, delle nostre fatiche pastorali, della nostra Chiesa cefaludense e delle nostre città e di intercedere per i bisogni più impellenti.
Maria, Maria Tersa, Elvira, Valeria, Marcella invochiamo la consolazione di Dio.
Vivamo questo tempo liturgico accogliendo Colui che viene ad asciugare le lacrime dai nostri volti.
L'amore di Dio effuso nei nostri cuori ci consente di credere che quando si ama, niente e nessuno potrà strapparci dalle persone che abbiamo amato.
Cristo Signore, vincendo la morte, cidà la speranza che un giorno saremo di nuovo insieme e contempleremo per sempre il volto Trinitario di Dio, eterno sorgente della vita e dell'Amore.
La foto è tratta dalla pubblicazione: Sindaci Cefaludesi, calendario 2015 - ideazione Pino Spinosa