Cefalù ha molte tradizioni e per lo più tramandate oralmente dai
racconti dei nonni e dalle anziane signore, testimoni privilegiati di un passato semplice ma ricco di emozioni e di ricordi intramontabili.
A Cefalù, sebbene nei bambini di oggi è vivo il mito di Babbo Natale, si è sempre aspettata, alla fine di ogni anno, "A 'viecchia strina".
E’ una tradizione iniziata circa 100 anni fa e si raccontava di un'anziana signora "a 'viecchia strina" che viveva sulla Rocca in una piccola casetta. Alla fine dell'anno, il 31 dicembre, a viecchia strina scendeva dal castello, svegliata dai bambini che facevano rumore con "I lanniri" e "u rinali per ricordarle di portare loro molti regali quella notte. Ma a mezzanotte tutti i bambini dovevano andare a letto, perché a 'viecchia strina" "cu spitu 'infucatu" bruciava gli occhi se loro non dormivano.
Oggi questa tradizione, da circa 20 anni, viene riprodotta dall’ Associazione Culturale Musicale "Santa Cecilia" diretta dal maestro Giuseppe Testa, dove i bandisti, come i bambini in passato, usano le pentole e i mestoli come strumenti, accompagnando allegramente un corteo ricco di grandi e di bambini che attendono la vera ed unica protagonista a "viecchia strina".
La grande abilità artistica della professoressa Tilde Coco ha dato un volto alla nostra viecchia: una maschera colorata, fatta di cartapesta, ulteriormente arricchita da un abbigliamento eccentrico e vivace. La manifestazione, ormai un evento consolidato a Cefalù, si contraddistingue per avere dato volta anche al marito della viecchia "Maccavaddu", le cui sembianze e fattezze rispecchiano lo stile con cui la professoressa Tilde Coco ha realizzato la figura della viecchia strina.
Dalla "Rocca" di Cefalù suggestive e illuminata da diverse torce inizia a scendere a viecchia e suo marito "Maccavaddu"; essi portano con sé un cesto di caramelle che regalano ai bambini durante il corteo per le vie del centro storico. I brani tipici dialettali suonati dai bandisti dell’Associazione oltre a rendere l’atmosfera allegra e scherzosa, spingono la viecchia e Maccavaddu a cimentarsi in diversi balli incitati da un pubblico sempre più numeroso e divertito.
In piazza Duomo la manifestazione si conclude con ulteriori brani suonati dai bandisti, altri balli. Alla fine, a viecchia e suo marito "Maccavaddu salutano tutti e tornano sulla Rocca augurando un Buon anno.
Appuntamento, oggi 31 dicembre, ore 18.00 in piazza Garbaldi per la partenza del corteo.
L'illuminazione dei merli della Rocca è curata dall'Agesci.