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Cefalù – La storia dipinta. Ucciso dai borboni?

La Storia al centro dell’opera d’arte,

la Storia come esercizio di memoria collettiva. Ma anche l’opera d’arte che rende omaggio a figure di spicco, come la poetessa Alda Merini, il premio nobel Dario Fo, il partigiano Giovanni Pesce, l’intellettuale Primo Moroni, il patriota Salvatore Spinuzza, lo scrittore Vincenzo Consolo.
Inaugura il 20 agosto dalle 18.30 alle 22.30 negli spazi dell’Ottagono di Santa Caterina in Piazza Duomo la mostra “La Storia dipinta. Chi l’ha detto che le date sono solo numeri!” dell’artista siciliano Francesco Biondo, realizzata con il patrocinio del Comune di Cefalù. Alla presentazione presso la Sala delle Capriate – Palazzo di Città intervengono: Il Sindaco, Rosario Lapunzina, Il Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Iuppa, l’Assessore alle Politiche Culturali, Vincenzo Garbo e l’Assessore all’Urbanistica, Tania Culotta.
A seguire il Reading “I Deboli e i Potenti: Altri Accadimenti” a cura di Alberto Culotta e Gaia Biondo.
Fil rouge dell’arte di Francesco Biondo, nato a Gangi in provincia di Palermo nel 1958, è la “cultura del frammento, del dettaglio, dell’episodio”, che esprime la necessità non solo dell’artista, ma soprattutto dell’uomo, di non dimenticare che alcune date storiche sono per tutti noi veri e propri esercizi di memoria.
Ecco perché Francesco Biondo imprime sulle proprie tele, accanto a una serie di nomi, alcune date, sì poco conosciute e a volte dimenticate, ma ugualmente decisive per la storia passata e recente di ogni cittadino. Così facendo trasforma la poetica informale e creativa dei suoi dipinti in una sorta di “Almanacco” storico per non dimenticare mai, dove la materia pittorica diventa energia e racconto.
Francesco Biondo, ripropone nella sua terra d’origine, in Sicilia, una mostra - arricchita ed ampliata con nuovi lavori - che ha già avuto una precedente esposizione a Milano, città dove vive e lavora presso lo spazio “Ex-Fornace”, con il patrocinio del Comune di Milano. Dopo l’esposizione presso “Palazzo Trabia” a Santo Stefano di Camastra (ME), sede del MUDIS - Museo della Ceramica, dal 28 luglio al 16 agosto arriva adesso a Cefalù (PA) negli spazi dell’ “Ottagono di Santa Caterina” dal 20 al 30 agosto.
In esposizione oltre venti opere - tutte a ripercorrere non solo la Storia, ma anche le sue connessioni con la Giustizia - attraverso momenti topici come la sentenza sulla strage nei cieli di Ustica del 15 dicembre 2005 (“Tutti assolti”), l’assoluzione il 3 maggio 2005 di Maggi, Rognoni e Zorzi a proposito della strage di Piazza Fontana (“Beffa di Stato”), l’incriminazione senza esito il 1 maggio 2003 di George Bush come criminale di guerra (“La guerra è finita/Criminale di guerra”).
L’impatto visivo delle sue opere presenta sollecitazioni e riferimenti diversificati, dall’espressionismo all’arte povera, dal collage all’action painting, ma anche una unitarietà di ricerca: l’impostazione compositiva è esplicitata dall’uso del colore e arricchita dall’utilizzo di frammenti organici e non, oggetti comuni per collage materici carichi di vita propria, corrosi dal tempo e spesso ritrovati sulle spiagge della sua Sicilia.

OTTAGONO DI SANTA CATERINA – Piazza Duomo, Cefalù (PA)
20-30 agosto 2018 | Ingresso libero

Orari di apertura: tutti i giorni 10.30/12.30 – 17.00/23.00

In collaborazione con l’Associazione ART MARGINEM CONCEPT ROOM – Milano
Con il patrocinio del Comune di Cefalù e del Comune di Santo Stefano di Camastra.

Informazioni al pubblico: 329-1231064

Foto: Il dovere della parola contraria


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