Venerdì 15-3-2019(Mt 5,20-26)
Non si uccide solo con il coltello, ma anche con la parola avvelenata dall'ira. Spesso alcuni cristiani si presentano nel confessionile dicendo: "Padre, non ho peccati da confessare. Infatti non ho ucciso nessuno... Non ho commesso adulterio...”. A questo aggiungo: "Fratello (sorella), se sei senza peccato, non so perché sei venuto da me!". Ovviamente molti cattolici non sono illuminati e istruiti dalla parola di Dio. Per questo motivo non vivono nella verità del Discorso della Montagna che ci esorta a vivere una spiritualità interiore e non solo esteriore.
Oggi Gesù, dalla cui bocca uscivano sempre parole di grazia e di misericordia, ci esorta a non usare un linguaggio infarcito di parole di rabbia, di rancore e di disprezzo verso il prossimo. Come una mamma soffre terribilmente quando sente che suo figlio viene disprezzato dai suoi coetanei con parole ingiuriose e offensive, così Dio soffre quando uno dei suoi figli viene disprezzato o colpito con parole d'ira e di disprezzo che sono, a volte, più taglienti di una lama.
La cattiveria che dimora nel cuore esce attraverso la bocca. La lingua è capace di proferire parole cattive che feriscono più delle azioni malvagie. Il bullismo, che sta diventando una piaga nelle nostre scuole, è causato da ragazzi che non sono stati educati all'amore.
Ero giovane e mi trovavo in mezzo a due preti che dicevano l'uno all'altro parole fortemente ingiuriose. Non puoi immaginare che dolore provai nell'ascoltarli. Quando si è posseduti dal demone dell'ira, le parole come 'stupido... imbecille... cretino... farabutto’ escono dalla bocca come un fiume in piena. Quando siamo posseduti da uno spirito di superiorità, dalla bocca escono parole di disprezzo come, per esempio: 'scemo... ignorante... pazzo... mongoloide’. E queste sono le parole più pulite!
Una bocca amabile è come il miele. Chi custodisce le parole di Gesù possiede la forza delle parole amabili. La bocca dell'uomo di fede è piena di sapienza, la bocca dello stolto è una rovina.
"Le labbra del giusto conoscono benevolenza, la bocca del cattivo cose perverse". (Proverbi 10,32).
Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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