Il Granellino di senape - La Predicazione - Domenica 25-8-2019 (Lc 13,22-30)
Giro molto per la predicazione. In questi ultimi tre anni sono stato a predicare in molti villaggi, paesi e città. Qual è stata la mia esperienza fino ad ora? Con tristezza devo dire che ho trovato molta ignoranza circa la dottrina cristiana, poca conoscenza delle Sacre Scritture e della teologia sacramentale. Ho toccato con mano che c'è molta religiosità naturale che si pensa sia fede. La fede viene dall'ascolto della Parola di Dio e dalla obbedienza alla parola ascoltata. La fede, dice San Paolo, viene dall'ascolto. Ecco perché la Chiesa deve imitare Gesù che va di villaggio in villaggio, di paese in paese, città in città ad insegnare.
Purtroppo la Chiesa per tanti secoli ha fatto solo culto, considerato da molti battezzati quasi come un rito magico. Il primo compito della Chiesa è insegnare: sempre e ovunque, a singoli, a piccole comunità e a folle. L'insegnamento è diverso dall’omelia. L'omelia è per quelli che hanno una fede già adulta. E sono pochi quelli che hanno una fede adulta. Cristiani che non sono adulti nella fede non possono generare altri alla fede.
Oggi nella Chiesa si insegna la dottrina cristiana più che nel passato grazie anche ai movimenti ecclesiali che lo Spirito ci ha donato dopo il Concilio Vaticano II.
Dove non s'insegna c'è molto devozionismo. Beata quella comunità parrocchiale guidata da un pastore che ha lo zelo per insegnare le realtà del cielo. Un cristiano afferato dalla Verità del Vangelo diventa realmente lievito e luce di carità nella propria comunità parrocchiale e nell'ambiente dove opera come operaio o come professionista.
È ovvio che l'insegnamento evangelico che non viene fatto sotto l'azione dello Spirito è come un cembalo che tintinna.
Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)