Nel fuoco della Croce - Il Granellino di senape - Giovedì 24-10-2019
(Lc 12,49-53) L'uomo è destinato ad essere immerso o in un fuoco di dolore morale o in fuoco di sofferenza fisica. Nessuno è esente da questa immersione nel fuoco di questo dolore o sofferenza.
Il cristiano reagisce diversamente dal pagano quando si trova in questo fuoco. Il vero cristiano non si ribella quando si trova sommerso dal fuoco della croce, anzi loda e benedice il Signore come hanno fatto i tre giovani nella fornace. Nel fuoco della fornace dove si trovavano per essere fedeli a Dio i tre giovani, attorniati dalle fiamme, si misero a cantare le lodi di Dio con grande sorpresa del re che era convinto di trovarli inceneriti quando andò vicino alla fornace.
Il pagano, quando è sommerso dal fuoco della croce (che è sempre frutto del peccato) si ribella, si dispera e maledice tutto e tutti. Nel fuoco della croce il cristiano viene purificato dai suoi peccati e, grazie alla innocente passione e morte di Gesù Cristo, riceve lo Spirito Santo che è fuoco di Verità e di Carità.
Ricolmo di Verità e di Carità soprannaturale, il cristiano diventa luce (fiamma di fuoco) che rende manifesta la bontà o la cattiveria di coloro con cui vive quotidianamente. Il cattivo che non vuole accettare la luce di Verità e di Carità si mette a perseguitare il portatore di luce e verità. Ciò, come ci ricorda Gesù, può accadere anche in seno alla famiglia. Perciò, è importante che la fiamma del Fuoco dello Spirito Santo sia sempre alta perché si abbia sempre la forza di stare dalla parte di Gesù. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)