L'amore di Dio - Il Granellino di senape - Mercoledì 4-3-2020
(Lc 11,29-32) GESÙ chiama malvagi coloro che mettono alla prova l'amore che Dio ha per ogni uomo. Come la gente mette alla prova l'amore di Dio? Te lo dico subito: quando si prega dicendo: "Signore, se tu mi ami, fammi la grazia che ti chiedo". Dubitare dell'amore di Dio dopo averci donato il suo Figlio Gesù Cristo per la nostra salvezza è veramente un atto di malvagità. Non bisogna dimenticare le parole che Gesù disse a Nicodemo in quel famoso colloquio notturno: “Dio ha tanto amato l'umanità da dare il Suo Figlio Unigenito perché chi crede in Lui abbia la vita eterna". Quando si dubita dell'amore di Dio, si arriva persino a chiamarlo cattivo.
L'uomo è veramente cieco. I mistici esclamano continuamente piangendo di gioia: "Come mai il Signore può amare un essere come me che sono così cattivo?!".
L'amore di Dio è tenerezza che si espande su tutte le sue creature. Negare questa tenerezza di Dio è davvero un peccato contro lo Spirito Santo. È lo Spirito Santo che apre i nostri occhi per vedere e gustare la tenerezza del Padre celeste che ci è stata manifestata in Gesù Cristo. La Quaresima è un tempo in cui siamo chiamati a scoprire sempre più intimamente la tenerezza di Dio invocando lo Spirito su di noi. Non c'è segno più significativo della tenerezza del Padre celeste del Crocifisso.
Si dice che San Francesco d'Assisi diventò cieco per le continue lacrime di gioia che versava nello sperimentare la tenerezza di Dio, nonostante che si vedesse peccatore!".
Amen. Amen.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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