L'intervento del Sindaco, a conclusione della applauditissima 31°
edizione della Serenata a Maria, dopo i ringraziamenti del direttore degli Artigianelli padre Luigi Carucci e gli auguri di pronta guarigione al parroco Padre Pasquale Pagliuso.
Mi sia consentito ringraziare in maniera particolare Ella, eccellenza reverendissima mons. Giuseppe Marciante, che nell’anno del suo insediamento come nuovo vescovo della chiesa cefaludense ha voluto onorare questa manifestazione con la sua presenza, il parroco della Parrocchia Ss Salvatore alla Torre, padre Pasquale Pagliuso, i Padri Giuseppini del Murialdo, i cantori e tutti coloro che con fede sincera hanno organizzato e animato questa XXXI edizione della Serenata a Maria.
Come da tempo immemore, i cittadini di Cefalù, la vigilia della Festa del Santissimo Salvatore si riuniscono nella Basilica Cattedrale per vegliare e Celebrare i Vespri solenni in onore di Cristo, così da trentuno anni questa chiesa è diventata luogo in cui la gente di Cefalù si riunisce per celebrare la Madre di Gesù, e Patrona della nostra città, nella sera che anticipa la festa della sua Immacolata Concezione.
Ogni anno i sentimenti di Amore filiale e di antica e sincera devozione del popolo cefaludese, che si tramandano da secoli, si nutrono di nuova linfa grazie al lavoro di molti e alle voci melodiose dei grandi e dei piccini che con il loro canto innalzano una preghiera collettiva per la nostra città, per le nostre famiglie, per i nostri cari, per gli ammalati e per tutte le persone bisognose.
La "Serenata a Maria" è una tradizione della città di Cefalù che travalica i con?ni di questa comunità parrocchiale; è l'espressione sincera e autentica dell'affetto dei ?gli nei confronti della propria madre, nella semplicità che la contraddistingue, è una testimonianza di gratitudine nei confronti della Patrona della nostra città.
Come io stesso ho fatto lo scorso anno, anche questa sera, alla presenza di voi tutti e del nuovo Presule della Chiesa Cefaludense, desidero rivolgere un omaggio deferente nei confronti dei fondatori e dei benefattori dell’Istituto di Giorgio, retto dai Padri Giuseppina del Murialdo e additare il loro esempio innanzi a tutta la comunità che loro hanno servito in maniera instancabile guadagnandosi un posto privilegiato nel cuore di ciascuno. Innanzi tutto il nostro ricordo va alle famiglie Di Giorgio e D'Antoni e a monsignor Miceli ai quali va il merito di aver voluto l'Istituto Artigianelli quale luogo di spiritualità e centro propulsore e fecondo di formazione delle giovani generazioni.
Desidero rivolgere un pensiero commosso nei confronti dei sacerdoti che hanno animato questa comunità parrocchiale e che sono tornati nella Casa del Padre, lasciando un ricordo indelebile nelle menti di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerli e che, come giovani che frequentavano la parrocchia e l'oratorio, hanno tratto molto dal loro esempio nella propria formazione umana: chi vi parla fu tra questi.
Padre Gerardo Capuozzo, parroco dal 1973 al 1978; Padre Ulderico che ha lasciato la vita terrena nel 2006; Padre Antonio Guerra, per 23 anni instancabile guida di questa comunità parrocchiale tracciando un sentiero che viene seguito ancora oggi; Padre Ettore Cunial, barbaramente assassinato a Durazzo, in Albania, l’8 ottobre 2001.
Questa sera affidiamo i nostri desideri, le nostre speranze, le nostre certezze, alla protezione della Immacolata Concezione alla quale la nostra città è legata da un rapporto filiale e che, dal 1954, è ufficialmente, per decisione della Santa Sede, nostra Patrona.
Per questo, facendomi interprete dei sentimenti di tutti i cefaludesi, cingendo la fascia ripeterò la formula di giuramento alla Immacolata Concezione di Maria Vergine, pronunciata dal "magistrato della città" nel 1655.
Con questa formula si delineavano le caratteristiche di quello che due secoli dopo sarà riconosciuto come dogma di fede.
Con il rinnovamento di questo giuramento noi tutti oggi chiediamo a Maria Immacolata di intercedere presso suo Figlio af?nchè doni la pace e la concordia a Cefalù e al mondo.