La circostanza vorrebbe
che a questo punto scrivessi più o meno così: "Tanti auguri di una buona e serena Pasqua a tutti".
Non so, quest'anno mi viene difficile fare gli auguri così.
È una Pasqua diversa, insolita, quella che quest'anno stiamo vivendo, senza tavolata con amici e parenti, come la definisco io un po' " strana ", a causa di questo "male invisibile" che ci costringe a rispettare le regole del "restare a casa".
Siamo giustamente tutti impegnati a dare il nostro contributo per risolvere questa situazione di sofferenza nel nostro paese.
Una sofferenza che ha portato in molte e troppe case, anche dolore profondo.
Sono i giorni più difficili che avremmo potuto immaginare.
Ma dobbiamo guardare con fiducia al domani.
Un pensiero particolare va soprattutto a chi è malato e lotta per la vita, a chi ha perso un parente senza neanche potergli dare un ultimo saluto... e a tutte quelle persone che passano questa Pasqua di Resurrezione in piena solitudine.
Una Pasqua che per la prima volta non vede ricongiungere intere famiglie, non consente di potersi scambiare gli auguri con un abbraccio o una stretta di mano per via di questa emergenza che impone il distanziamento sociale.
Però, ciò, non impedisce di potersi fare gli auguri a distanza e unirci "virtualmente" alle persone con le quali avremmo desiderato festeggiarla.
Basta una frase speciale e detta col cuore, annulla quelle distanze che, mai come in questo momento pesano.
Ma sappiamo tutti che la Pasqua non è solo il sedersi a tavola e mangiare, ma porta in sé anche un messaggio di speranza e rinascita.
Oggi più che mai ne abbiamo bisogno.
Quindi il mio augurio per oggi, per tutti è proprio questo: "che possiamo, presto, ricominciare... più forti di prima".
Foto: Mirella Cassarà