Martedì 21 agosto si è tenuto

per le strade di Cefalù il momento tanto atteso e desiderato dai ragazzi partecipanti a GioIn: la caccia al tesoro, occasione di puro e sano divertimento, in cui ciascuno di noi si è cimentato nella ricerca di oggetti e nello svolgimento di prove fisiche e d'intelligenza, mirate ad incrementare lo spirito di appartenenza alla propria squadra, ma anche l'importanza della collaborazione con gli avversari, per arrivare all'unisono al tesoro, inteso come conquista di tutti e meritato premio per la fatica dell'intera giornata.
La caccia prevedeva 20 indizi, ognuno dei quali, accuratamente nascosto, conteneva delle prove variabili (ricerca dell'oggetto, prove fisiche, quiz, enigmi, foto). Terminata la prova fisica di inizio (slalom in coppia) vinta dalla Gang del Losco, chi prima e chi dopo è partito alla ricerca del secondo indizio; trovato questo, alla volta del terzo e così via.
Ogni indizio, vario per contenuto, ha portato a scrutare ogni angolo della nostra città tra risate e talvolta incomprensioni causate dalla fretta che incombeva. A  parer mio e della mia squadra, la prova più costruttiva è stata quella in cui si richiedeva di decifrare una frase con un sistema di scrittura polialfabetica, la quale poi ci ha portato al luogo del tesoro, egregiamente scovato dalla Gang del losco.
La competizione non è sicuramente mancata, ma è tutto parte del grande gioco di appartenenza e coesione che GioIn durante questa estate ci ha trasmesso.

Atletico... ma non troppo