Circolare del Padre Generale don Tullio Locatelli, pubblicata su facebook - Vita Giuseppina
AI SUPERIORI DELLE PROVINCE E ORGANISMI SIMILARI
A TUTTI I CONFRATELLI
A TUTTI I COMPONENTI DELLA FAMIGLIA DEL MURIALDO
LORO SEDI
Circ. n. 9 - Roma, 10 marzo 2020
Carissime sorelle e carissimi fratelli della Famiglia del Murialdo.
Carissimi confratelli.
In Italia, e non solo, stiamo vivendo un’esperienza che ci mette alla prova. Non avremmo mai immaginato che nella nostra storia ci fosse ancora spazio per un virus che ci impone di limitare la nostra libertà, che ci obbliga a stare in casa, che ci porta a cambiare le nostre abitudini di vita ordinaria e quotidiana.
Dentro e attorno a noi c’è paura, smarrimento, anche a fronte di una comunicazione in tempo reale sulla situazione sanitaria, economica, sociale.
C’è di conseguenza uno stravolgimento dei programmi che coinvolge piccole e grandi organizzazioni, anche perché non si hanno certezze sul futuro prossimo, uno o due mesi, che la malattia sia del tutto debellata e in tutto il mondo.
A questa misura prudenziale aderiamo anche noi. Il padre generale con il suo consiglio ha deciso, dopo avere consultato i superiori delle varie circoscrizioni della nostra famiglia religiosa, di sospendere ogni iniziativa prevista per la conclusione dell’Anno Murialdino a fine aprile e inizio maggio 2020, a Torino.
Rimane sospeso anche l’incontro dei confratelli che celebrano il 50mo di sacerdozio previsto a Roma in casa generalizia nella settimana dopo Pasqua, 13-18 aprile.
C’è rammarico e dispiacere, c’è anche consapevolezza di recare dei danni perché sappiamo di tanti che hanno impegnato tempo e danaro per poter essere presenti.
In coscienza non ci sentiamo di fare diversamente.
Tuttavia…
E’ anche il tempo di mettere in atto gesti di solidarietà, di vicinanza, di cura, verso gli altri. Non perdiamo l’occasione di manifestare soprattutto oggi che siamo fratelli e sorelle.
Nelle nostre opere (scuole, centri di formazione professionale, parrocchie, strutture di accoglienza, oratori…) siamo chiamati a infondere fiducia, a sostenere chi è più provato, ad aiutare chi fa più fatica sia fisica che spirituale a vivere tale situazione.
Se non possiamo realizzare un incontro internazionale, e oggi in alcune province nemmeno nazionale, a livello di comunità e di provincia organizziamo celebrazioni della Famiglia del Murialdo per non perdere il senso e lo spirito dell’Anno Murialdino.
Continuiamo nella preghiera e nella riflessione, sfruttando anche gli schemi inviati dal segretario generale, perché l’Anno Murialdino sia occasione di crescita personale, comunitaria, di Famiglia del Murialdo.
Se possibile facciamo celebrazioni per ottenere l’indulgenza plenaria, perché ci è stata concessa, anche se ancora non ratificata da un documento ufficiale.
Quante volte ci siamo detti le parole del Murialdo: “Siamo nelle mani di Dio, siamo in buone mani”. E’ questo anche un tempo di prova della nostra fede, della nostra fiducia nella Provvidenza del Signore. La fede in questo momento può essere fonte di responsabilità morale e civile, di accettazione senza rassegnazione, di un vissuto ricco di valori umani e cristiani.
E’ anche tempo di affidamento ai nostri santi patroni: stiamo attraversando un bagno di umiltà e la loro compagnia ci consola e ci sostiene.
Infine, in accordo con i superiori delle province e dei vari organismi, vedremo come recuperare la Conferenza Interprovinciale e mettere in campo altre modalità per realizzare il convegno sulle parrocchie.
Grazie della vostra comprensione e facciamoci vicini gli uni agli altri con affetto e con la preghiera.
p. Tullio Locatelli
padre generale