19 Marzo: festa di San Giuseppe, uomo del silenzio,
dell'umiltà, dell'obbedienza. Lavoratore infaticabile, educatore e custode di Gesù Bambino, di lui i Vangeli tacciono,tranne che in pochi versetti in cui si accenna a lui, come quelli di Matteo (Mat 1, 20-21; 24; 2: 13-14; 19-21) che mettono in risalto la capacità di ascolto di Giuseppe, la sua grande fiducia in Dio, il suo senso della giustizia e la sua obbedienza incondizionata alla volontà del Signore.
All'opera ed all'attività di San Giuseppe, l'umile artigiano prescelto da Dio per diventare il padre di Gesù, si ispira San Leonardo Murialdo di cui ritiene di "imitarne lo stile, anche se non troppo bene", alla sua protezione, infatti, è affidato l'Istituto Artigianelli da lui diretto.
Quando il Murialdo, gia in precarie condizioni di salute, a seguito di un'osservazione di una benefattrice, comincia a pensare a chi possa sostituirlo dopo la sua morte, ritiene opportuno che, piuttosto che ad un unico successore, bisogna affidare la guida degll'istituto ad un gruppo di collaboratori, si fa, quindi, strada in lui l'idea di fondare una Congregazione. Dopo aver chiesto consiglio agli amici, a Don Bosco e soprattutto al suo padre spirituale, che, avendogli lui confessato che per fare cose del genere bisogna essere santi, lo consiglia di andare avanti perchè era questo "un buon motivo per farsi santi", il 19 marzo 1873, nella cappella dell'istituto artigianelli di Torino, dedicata a San Giuseppe, fonda la Congregazione di San Giuseppe, denominata Giuseppini del Murialdo.
Assieme al Murialdo vi sono chierici e sacerdoti, tra i quali Don Giulio Costantino, mite, sensibile ed ottimo insegnante, definito "buon papà", che, entrato da fanciullo agli Artigianelli per imparare a fare il calzolaio, aveva proseguito gli studi, fino a diventare sacerdote e Don Eugenio Reffo, uomo forte e combattivo, difensore della chiesa e dei poveri, soprattutto con la sua ricca produzione letteraria, rispettivamente primo e secondo successore del Murialdo alla guida della Congregazione.