19 Settembre 2020 - CHE NON CI SIANO INDIGENTI FRA NOI
La vita di gruppo ci rende più sensibili alla vita degli altri.
L'aiuto reciproco è la caratteristica più visibile in un gruppo coeso, in cui tutti si prendono cura di tutti. Quando questo accade, possiamo dire che c'è vita di comunità, dove tutti hanno tutto in comune.
Non è necessario privarci di ciò che è nostro per vivere in comunità. Basta essere sensibili ai problemi e alle sofferenze degli altri.
L'amore reciproco ci porta a mettere in comune il necessario in modo che non ci siano indigenti fra noi.
Si diceva dei primi cristiani: "Guardate come si amano e sono pronti a dare la vita l'uno per l'altro". (Tertulliano)
Ed è scritto: "I cristiani mettevano tutto in comune e non c'erano indigenti tra loro". (Cf A 4,32.34)
Facciamo lo stesso oggi: che il nostro bisogno sia misurato secondo il bisogno dell'altro, così che non ci siano indigenti fra noi.
Apolonio Carvalho Nascimento
Lc 8,4-15: <<Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza>>.