(Visite precedenti: 532) - E' morto oggi a San Mauro l'arciprete don Giovanni Glorioso,
aveva 93 anni. Il triste annuncio viene dalla sorella di don Giovanni e dall'intera comunità maurina.
La salma verrà portata domani mattina alle 9.00 nella Chiesa di Santa Maria de Francisis.
I funerali verranno celebrati alle 11.00 e poi il corteo funebre muoverà verso il cimitero cittadino.
Domenica 11 novembre 2012 presso la Chiesa San Mauro Abate tutta la Comunità parrocchiale si era stretta attorno a Don Giovanni Glorioso per festeggiare il suo 65° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Don Giovanni - scriveva il parroco don Giuseppe Amato (da un anno parroco è don Francesco Giacalone) - nasce a San Mauro Castelverde l'1 marzo 1925, riceve la sua formazione al ministero ordinato presso il nostro Seminario diocesano a Cefalù e viene ordinato presbitero di questa Chiesa il 9 novembre 1947 da S. Eccellenza mons. Emiliano Cagnoni.
"Il giorno successivo all'ordinazione il Vescovo mi chiese - racconta don Giovanni - di andare ad Alimena e alla mia obiezione di voler passare qualche giorno in famiglia mi rispose categoricamente di no, ma in quelle parole ho riscontrato molto garbo e tanto affetto. Io mi sono trovato sempre bene a fare obbedienza verso quello che mi hanno chiesto i miei superiori".
Svolse i primi anni di sacerdozio ad Alimena e dopo cinque anni tornò a San Mauro, dove vive tutt'ora, per accudire la madre cieca. La sua, nella nostra Comunità, è sempre stata una presenza discreta, prima accanto al compianto arciprete Domenico Leonarda e poi da parroco della Parrocchia S. Maria de Francis e Amministratore Parrocchiale della Parrocchia S. Giorgio M. dal settembre del 1983 al 27 febbraio 2010 quando per raggiunti limiti di età ha rassegnato le sue dimissioni a Mons. Vincenzo Manzella. Oggi e stato festeggiato con molto affetto dal Vescovo e dai confratelli presbiteri durante il ritiro mensile presso il Seminario. Domenica presiederà l'Eucarestia nella sua Comunità che ha amato e servito instancabilmente con dedizione.
A noi non resta che augurargli ogni benedizione del Signore per i giorni che ancora vorrà concedere al suo ministero sacerdotale.