Due i luoghi della memoria visitati domenica 22 aprile dalla
Comunità Masci di Cefalù, nell’ambito del programma delle attività per l’anno sociale 2017/18: la "Casa memoria Felicia e Peppino Impastato" a Cinisi, e il "Memoriale di Portella della Ginestra" a Piana degli Albanesi.
Due luoghi, memoria di tristi accadimenti tra loro temporalmente distanti ma dalla cui attenta lettura emerge una identità di circostanze che ancora oggi continuano a perpetrarsi. Lo scrive Salvatore Muffoletto – Magister Comunità Masci Cefalù.
Indagini, tesi varie, processi, commissioni parlamentari, hanno fatto luce nel corso degli anni su come all’ombra degli esecutori materiali dei misfatti, perseguiti dallo Stato Ufficiale, dallo Stato delle Istituzioni, dallo Stato di Diritto, operavano e continuano ancora ad operare i rappresentati di uno Stato parallelo, di uno stato nello stato, dello stato dei depistaggi.
Un costante intrecciarsi di criminalità, malaffare, politica, finanza, “ragion di stato” che, sin dalla nascita della Repubblica, ha fatto e continua a fare da fondale al teatro della storia italiana lasciando sul proscenio, però, vittime che non si rialzano al termine di ogni "spettacolo".
I fatti di Portella della Ginestra, di Peppino Impastato così come di Aldo Moro, e successivamente di Dalla Chiesa, di Falcone, di Borsellino e di tanti altri ancora - dice Muffoletto - sono emblematici di una Democrazia debole, frutto di una politica malata, a cui soltanto la coscienza, l’impegno e il senso civico dei suoi cittadini potrà porre rimedio. E’ importante visitare questi luoghi, per rendere omaggio ai caduti ma anche perchè tenerne vivo il ricordo non può che tornare utile per la costruzione di una società migliore. Ed a questo lo scoutismo, in tutto il mondo, punta.
Nel quadro delle attività programmate dalla Comunità Masci di Cefalù, martedì 8 maggio ore 18:30 avrà luogo, nella sede sociale sita in Via Roma 1, la conferenza dedicata alle “Tonnare di Sicilia” - Relatore: Francesco D’Anna A.S. della comunità.
Le tonnare in Sicilia per la pesca del tonno rosso con la mattanza vantano una antica tradizione e sono state di grandissima importanza nell'economia dell'isola nel passato. Nei secoli sono state le più floride e importanti del Mediterraneo.
La pesca con la tonnara fu introdotta dagli arabi intorno all'anno 1000 e proseguita poi dagli spagnoli. Nel 1800 ci fu la massima espansione, con la famiglia Florio che arrivò a possedere decine di tonnare siciliane. Le tonnare della Sicilia orientale erano le cosiddette tonnare di ritorno.