Mercoledì 5 settembre
alle ore 21:00 sarà presentato alla comunità il restauro dell’Organo a Canne della chiesa di San Sebastiano di Gratteri. Il lavoro è stato eseguito con professionalità e competenza dalla Ditta Organaria Bovelacci di Ragusa, che ha riportato in vita uno strumento che da decenni, rimasto inutilizzato, non era più funzionante.
Il restauro è stato fortemente voluto dal Parroco, don Francesco Richiusa, attento al patrimonio storico-artistico e consapevole della funzione impareggiabile dell’organo a servizio della Liturgia; inoltre il predetto restauro consentirà nel futuro anche un’attività di tipo culturale, attraverso lo svolgimento di manifestazioni concertistiche.
Lo strumento, formato da poco più di 300 canne e datato 1906, è opera di Michele Polizzi, titolare di una notevole bottega organaria di Modica, attiva tra la fine del XIX secolo e la prima metà del secolo scorso. Ubicato in cantoria, addossata alla parete sopra la porta di ingresso principale, la cassa lignea presenta un prospetto semplice e lineare, completato da cinque portelle per l’espressione, dette altrimenti “gelosie”, per regolare il volume del suono.
L’organo si presenta con una tastiera di 49 tasti (Do 1 – Do 5, prima ottava cromatica), e una pedaliera con 12 pedali (Do 1 – Si 1, prima ottava cromatica). I registri sono: Principale di 8 P, Ottava di 4 P, Flauto di 4 P, Decimaquinta, Ottavino, Ripieno (XIX-XXII).
La serata, dopo il rito di benedizione da parte del Parroco, vedrà un’introduzione da parte della Prof.ssa Maria Concetta Di Natale, Direttore del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, e a seguire la presentazione delle varie fasi di restauro da parte della Ditta Bovelacci; per ultimo il M° Diego Cannizzaro farà sentire la “voce dell’organo” attraverso l’esecuzione di alcuni brani liturgici coevi allo strumento stesso.
Il restauro, costato circa 60 mila euro, è stato finanziato dall’Assessorato Regionale per i Beni Culturali, dalla Conferenza Episcopale Italiana, grazie ai fondi dell’8per1000, e infine dalla Parrocchia, grazie alla generosità dei fedeli.
Sarà presentato giovedì 6 settembre alle ore 19:00 in chiesa madre l’Archivio Storico Parrocchiale, in seguito al riordino e alla catalogazione da parte del prof. Francesco Agostaro.
Nel contesto dei festeggiamenti in onore di San Giacomo, Patrono di Gratteri, verrà illustrato per la prima volta alla comunità il contenuto dell’Archivio Storico in possesso della Parrocchia, costituito dalla raccolta ordinata della documentazione ricevuta e prodotta nei secoli. Si tratta di una vera e propria “memoria storica”, i cui documenti più antichi risalgono ai primi anni del XVI secolo, offrendo uno spaccato di vita non solo di tipo ecclesiale ed ecclesiastico, bensì anche sociale e culturale, non altrimenti conoscibile, almeno per i secoli più antichi. Oltre all’anagrafe, obbligatoria in ogni parrocchia a partire dal Concilio di Trento, l’Archivio comprende corrispondenza, atti giudiziari, contabilità, amministrazione, associazionismo e altro ancora che racconta tutto un tessuto sociale ben articolato e complesso.
Si è trattato di un lavoro lungo e impegnativo, durato circa due anni, condotto dal gratterese prof. Francesco Agostaro, che ringrazio personalmente, per la pazienza e la competenza messa a disposizione nel passare al vaglio tutte le migliaia di pagine, ordinandole e catalogandole una per una, nel rispetto della loro funzione originaria.
Grazie a questo meticoloso lavoro, l’Archivio Storico potrà diventare un bene culturale della comunità, fruibile da tutti coloro che desiderano studiare e approfondire la storia locale del territorio, allo scopo non solo di offrire apporti nuovi alla ricerca, ma anche di correggere eventuali errori che, spesso, si sono perpetrati nel tempo a causa una scarsa lettura delle fonti.
Don Francesco Richiusa
Parroco di Gratteri