Padre Celeste, misericordia - Il Granellino di senape - Domenica
15-9-2019 (Lc 15,1-32).
Il pagano vive nella paura di Dio. Perché? Perché attribuisce a Dio sentimenti e pensieri umani. L'uomo è buono con chi? Con chi è buono con lui. Se viene offeso, l'uomo non perdona e si vendica. Senza la luce del Vangelo il pagano non crede nella misericordia di Dio.
Perché Gesù si è incarnato, è morto ed è risorto? Per darci la prova della esistenza di Dio? No. Gesù è venuto tra noi per rivelarci che il Padre celeste è misericordia eterna e infinita. Durante la sua vita terrena Gesù, come ci dicono i Vangeli, era sempre attorniato da una folla di peccatori che da Lui si sentivano perdonati, amati e incoraggiati a ritornare nel cuore del Padre celeste. La gioia di Gesù era grande nel vedere molti uomini e donne che, confessando i loro peccati, accoglievano la buona notizia: che Dio, ai contriti di cuore, concede gratuitamente il perdono dei peccati.
Chi si sente e si vede giusto davanti agli uomini e a Dio non pensa di aver bisogno della misericordia di Dio. In oltre la presunzione di vedersi buono lo fa diventare un giudice spietato verso chi non è come lui e il suo sguardo verso il peccatore è pieno di disprezzo.
Ti faccio una domanda: Se oggi nella tua Chiesa entrasse la Cirinnà dicendo: "Confesso a voi fratelli e a Dio che ho molto peccato", quale sarebbe la tua reazione? Faresti festa o diresti la stessa cosa che disse il fratello maggiore quando vide suo fratello ritornare a casa dopo anni di vita dissoluta?
Il comandamento di Gesù è: Siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro celeste".
Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)