(Mt 5,43-48) - Se qualcuno mi chiedesse qual è il segno più grande che un cristiano manifesta ai non credenti, risponderei dicendo senza esitazione: “L'amore verso il nemico”.
Qual è l'azione del nemico verso la persona che non sopporta e odia? È l'impegno di toglierle la gioia di vivere. Cosa fa allora il nemico per toglierle la gioia di vivere? Le rovina la reputazione con la calunnia e sparlando sempre di lei. Le toglie con la violenza ciò che è suo. La maledice continuamente. Le fa tante azioni che le procurano dispiacere.
Nessuno è senza un nemico. Se dici di non avere un nemico, significa che non sei un vero cristiano. Oggi chi è il tuo nemico che non vuole che tu viva nella gioia, nell'amore e tranquillità?
È forse il tuo coniuge che non è amabile, tenero e generoso verso di te? È forse tuo padre o tua madre che non ti amano cosi come vuoi tu? È forse tuo padre o tua madre che non ti danno mai un segno di affetto? È forse tuo figlio che, con i suoi comportamenti immorali, ti sta facendo fare un brutta figura davanti alla società?
È forse il tuo datore di lavoro che ti dice continuamente che non produci abbastanza? È forse il tuo parroco che non ti considera e ti mette da parte nelle attività della parrocchia? Insomma, chiunque il tuo nemico sia, come figlio di Dio sei chiamato ad amarlo.
Il primo atto di amore da fare per chi ti fa piangere è pregare per lui perché veda il male che fa e si converta. Lo Spirito Santo poi ti darà la grazia di amare il tuo nemico come Dio ama te.
Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo)