Un granellino di senape

Il Granellino di senape - Un cuore nuovo

Il Granellino di senape - Un cuore nuovo - Venerdì 19-6-2020

(Mt 11,25-30) Il più bell’elogio che si possa fare a una persone è dire: "Hai un cuore buono!”. Cosa implica il suddetto elogio? Implica che la persona ha un cuore mite e umile. La mitezza e l'umiltà sono i pilastri della santità. Infatti, chi, per grazia dello Spirito Santo, è umile e mite è immagine viva di Gesù Cristo che ha detto: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore!".
Siamo tutti cattivi perché siamo superbi e irosi sia nei pensieri che nelle azioni. Nessun uomo al mondo è buono come il Signore. Ecco perché, vivendo alla presenza del Signore, ci vediamo cattivi. Però, se abbiamo l'umiltà di riconoscere il nostro peccato e gridare al Signore facendo questa preghiera: “Signore, crea in me un cuore nuovo!”, il nostro cuore sarà gradualmente purificato e sentiremo che vivremo con il cuore di Gesù.
Il nostro cuore è un guazzabuglio di sentimenti buoni e cattivi; a dire il vero, più pieno di sentimenti cattivi che buoni. Chi dice di essere buono significa che non ascolta la Parola di Dio che è luce che svela i sentimenti e i pensieri più nascosti.
Più amiamo Gesù più il nostro cuore è simile al suo. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, dice il proverbio. Santa Caterina da Siena pregava frequentemente e intensamente così: “Crea in me, o Dio, un cuore nuovo”. In una visione mistica la Santa vide che il Signore aprì il suo petto, le tolse il cuore e mise il suo. Fu veramente un trapianto del cuore. Che ciò avvenga in me, in te e in tutti.
Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

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