Un granellino di senape

Il Granellino di senape - La preghiera

IL GRANELLINO - (Lc 18,1-8) - 14-11-2020

La vedova al tempo di Gesù non contava proprio niente. Morto il marito, era indifesa, debole e povera. Nella società era il bersaglio di molte ingiustizie. Ecco perché nella Bibbia si trova spesso l'esortazione divina a soccorrere la vedova e gli orfani. La vedova della parabola di oggi, avendo subito qualche ingiustizia e non avendo danaro per essere difesa da un avvocato, ogni mattina va direttamente dal giudice gridando: "Fammi giustizia contro il mio avversario!". Infastidito dalla sua presenza quotidiana, il giudice, pur essendo disonesto, le fa giustizia.
Qual è il cuore di questa parabola? Cercherò di essere semplice e pratico, cari amici lettori. Prima di tutto la vedova raffigura l'uomo nelle sue debolezze morali. L'uomo vuole essere sano e integro nello spirito, ma non riesce. Essendo debole, molto facilmente, cade nella tentazione.
Chi è l'avversario o il nemico che vuole togliere all'uomo la grazia di Cristo? Si capisce subito che il nemico è satana. Cosa bisogna fare perché l'uomo non cada in tentazione? Si deve pregare. La preghiera è la forza del cristano. Perciò, se sei tentato a commettere adulterio, prega il Signore perché ti dia la forza di non cadere in tentazione. Se sei tentato a odiare la persona che ti ha fatto del male, prega.
Se sei tentato a rubare, prega. Il grido della preghiera dev'essere costante. Non pensare che il Signore ti ascolterà al primo grido che uscirà dal tuo cuore. Il tuo grido deve arrivare a dare (scusa l'espressione) fastidio al Signore.
Chiedete con insistenza. L'insistenza nella preghiera é segno di fede. Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

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