IL GRANELLINO - (Lc 18,35-43) - 16-11-2020
Chi è il cieco di Gerico? È colui che non sa da dove viene, dove va e perché vive. È colui che cammina nella tenebra perché non conosce l'amore che il Padre celeste ha manifestato in Cristo, suo Figlio unigenito e nostro Signore. Gesù ha detto: "Io sono la luce del mondo. Chi crede in me non cammina nella tenebra”.
Il mondo sta attraversando una notte oscura perché ha rifiutato Cristo. Non sono le filosofie, non è la psicologia e non sono le scienze umane che ci rivelano da dove veniamo, dove andiamo e chi è Dio. Purtroppo, oggi alcuni personaggi del clero danno più importanza alla parola dell'uomo che a quella di Dio. Il cieco di Gerico era anche un mendicante. Cosa chiedeva ai passanti? Il pane dell'amore. Ma era sempre insoddisfatto e angosciato. Ma quando gli dissero che Gesù stava passando accanto a lui, si mise a gridare (pregare) perché si fermasse e gli desse la luce degli occhi. La folla lo intimava a stare zitto, ma lui gridava sempre più forte. La preghiera insistente (segno di fede nella misericordia divina) fece fermare Gesù che, vista la sua fede, gli ridona la vista. La fede rende debole il cuore di Gesù.
Come si chiama la tua cecità? Cosa non vedi o non capisci? Non vedi il tuo peccato, l'amore di Dio? Non capisci il senso della tua malattia? Non capisci la tua situazione di dolore? Qualunque sia la tua cecità, prega Gesù con insistenza. Invoca Gesù perché ti illumini. Non stare a sentire la gente che ti dice di non pregare perché è inutile. Prega e grida forte perché Gesù si fermerà e ti aprirà gli occhi per vedere e gustare la bellezza della vita, nonostante i dolori e le sofferenze.
Amen. Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)