Sabato 29-12-2018 (Lc 2,22-35)

"HO VISTO IL SALVATORE! ORA POSSO MORIRE IN PACE”, esclama Simeone. Per lunghi anni ha pregato e sperato di vedere Gesù Cristo. Davvero il Signore non delude chi prega e spera di vedere e gustare la dolcezza della sua presenza. Il Signore va incontro a chi lo vuole incontrare. È il Signore che decide quando si vuole rivelare al cuore e alla mente di una persona. La sua rivelazione è sempre inaspettata e improvvisa. Quando poi si rivela, l'uomo si sente benedetto e amato. Ha ragione il salmista quando dice: "Rivelaci, Signore, il tuo volto e noi saremo salvi!".
Con l'esperienza forte della tenerezza e misericordia del Signore nella nostra vita, si superano tutte le difficoltà, i dolori e le paure che si incontrano quotidianamente. Sai qual è la più grande paura che alberga nel cuore dell'uomo? È senz'altro la morte. Bene, Simeone, dopo aver visto Gesù, desidera morire per incontrare il Signore in un'altra dimensione. Egli chiede a Dio di chiamarlo a sé perché è un uomo sazio di vita soprannaturale. Non ha paura della morte, il grande nemico dell'uomo.
Santa Teresa D’Avila, donna che viveva di vita eterna, era contenta che il tempo passava velocemente. Ad ogni ora che passava esclamava cosi: "Che bello! Un'altra ora della mia vita è passata! Sono più vicina all'incontro con il mio Signore!".
L' ora di sorella morte viene preparata ora dopo ora. Come? Vivendo odiando ogni forma di peccato e sforzandosi di compiere tutto il bene che lo Spirito Santo suggerisce al nostro cuore. Simeone si recò nel tempio perché mosso e ispirato dallo Spirito Santo. L'obbedienza alle ispirazioni dello Spirito Santo è la via più veloce per sperimentare la tenerezza e la misericordia del Signore.
Che la tua preghiera del cuore sia: "Mostrami, Signore, il tuo Volto ed io sarò salvo".
Amen. ALLELUYA.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)