Martedì 12-2-2019 (Mc 7,1-13)
Chi è che si comporta da bigotto? Colui che vuole apparire, ma non essere spirituale. Per apparire bisogna osservare tutte le norme esterne senza badare all'interiorità. Per esempio, il comandamento evangelico ci esorta a dire buon giorno anche al nostro nemico. Se per caso incontriamo il nemico in mezzo ad altre persone, per dare l'impressione che siamo cristiani diamo il saluto al nemico, ma nel cuore c'è rancore verso di lui. Ovviamente questo comportamento è pura ipocrisia. A chi si comporta ipocritamente il Signore rivolge il seguente rimprovero: "Questo uomo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me."
Una persona ti può elogiare pubblicamente, ma la sua bocca è piena di falsità. Non sempre la persona che noi chiamiamo perbene, perché, all'esterno ha modi gentili, è sincera. Il perbenismo è ipocrisia. Dice San Paolo: "L'amore non abbia finzioni". Nel mio ministero ho conosciuto molti cristiani finti. Non c'è delusione più grande nello scoprire un'amicizia finta.
L'ipocrisia è un peccato contro la Verità. Con l'ipocrita non si può mai instaurare un rapporto d'amicizia. Una volta, nei primi anni del mio ministero sacredotale, un amico mi disse:" Padre Lorenzo, ho commesso un grave peccato. Il primo istinto è stato quello di andarmi a confessare da un prete che non mi conoscesse per non perdere la tua stima. Ma ho deciso di venire a confessarmi da te perché tu sappia che non sono buono come tu possa pensare!". Credimi, dopo la sua confessione l'ho stimato e amato più di prima.
Riusciamo a nascondere la nostra cattiveria agli occhi degli uomini ma non a quelli di Dio che scruta e conosce il nostro cuore molto di più di quanto lo possiamo conoscere noi.
Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)