Venerdì 15-2-2019 (Mc 7,31-37)

Quanti sordomuti nella Chiesa! Ovviamente non mi riferisco alla sordità fisica o al mutismo fisico. C'è una sordità spirituale che, secondo me, è peggiore di quella fisica. Ci sono cristiani che volutamente sono sordi all'ascolto della Parola di Dio. Per loro la Parola di Dio non ha nessun valore. Quello che vale per loro è la parola umana. Dicono che la Parola di Dio è astratta, non illumina l'esistenza umana e non ci spiega il senso della vita. Che stoltezza! È proprio la Parola di Dio che comunica la vita. Purtroppo, se parla uno psicologo, un filosofo o uno scrittore di problemi sociali, si apre l'orecchio per ascoltare, ma lo si chiude all'ascolto della Parola di Dio. Dopo aver insegnato i comandamenti dell'amore, Gesù rimase solo e disse ai suoi discepoli: "Vene volete andare anche voi?". Ma Pietro rispose: "Dove andremo, Maestro, solo tu hai parole di vita eterna!". Sono consapevole che se non ascolto con l'orecchio del cuore la Parola di Dio, rifiuterò di ascoltare il grido dei poveri e degli scartati, anzi il loro grido è di fastidio al mio orecchio che è indurito alla voce dell'amore.
Quanti muti nelle Chiesa! Ci sono cristiani che non aprono mai la bocca per adorare, lodare, benedire e ringraziare il Signore, che è la fonte di ogni dono naturale e soprannaturale. A volte mi capita di vedere durante la liturgia comunitaria uomini che stanno con la bocca chiusa per tutto il tempo che dura la preghiera. Non aprono la bocca neppure per dire: Amen.
Ci sono cristiani che tacciono dinanzi alle ingiustizie e alle immoralità. Rifiutano il ruolo di profeta, cioè di essere voce di Dio in un mondo che va alla deriva. A causa del loro silenzio il male cresce e si moltiplica. La cosa più triste è constatare che ci sono preti che non predicano e non insegnano le realtà del cielo.
Ci vuole veramente che ogni domenica, nelle nostre chiese, si faccia con fede il rito della "Effatà!", cioè, "Apriti!".
Amen. Alleluia. 
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)