Giovedì 14-2-2019 (Lc 10,1-9)
"Andate", dice il Signore ai suoi discepoli. Oggi il Signore lo dice anche a me e a te. Papa Francesco ha fatto suo il comando di Gesù; perciò ad ogni cristiano, ma soprattutto a noi del clero egli non smette mai di esortare ad essere una Chiesa in uscita. Quando al termine dell'Eucaristia domenicale il celebrante dice: "Andate in pace nel nome del Signore", significa che tutta la pace che abbiamo ricevuto durante la liturgia la dobbiamo comunicare nel mondo dove viviamo e operiamo. Si esce dalla chiesa in fretta non per fumarsi una sigaretta o per andare a casa con la soddisfazione di aver compiuto il proprio dovere religioso ma per portare nel mondo il messaggio cristiano.
Non è la chiesa il luogo dell'evangelizzazione, ma sono le strade del mondo che sono piene di gente che non conosce ancora la salvezza di Cristo. Non si può rimanere chiusi nella sacrestia sapendo che molta gente va all'inferno proprio perchè ignora Gesù Cristo. Chi conosce la salvezza di Cristo si mette in movimento per essere luce di salvezza per quelli che camminano nelle tenebre.
Diceva Santa Caterina da Siena: "Se tu conoscessi la bellezza dell'anima che vive nella Grazia di Cristo, daresti la tua vita per chi non vive nella Grazia". Lo zelo per la salvezza delle anime dovrebbe dimorare nel cuore di ogni cristiano.
Se realizzi che sei limitato e non puoi raggiungere molti luoghi e persone, metti in pratica il comandamento di Gesù: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe".
Che allora la tua preghiera frequente sia: "Signore, manda alla tua Chiesa molti e santi evangelizzatori!”.
Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo)