3 maggio 2020: 50° anniversario della canonizzazione del Murialdo
DATE
1910: inizia il processo per la "beatificazione" di Leonardo Murialdo.
1961: è dichiarato "venerabile" da Giovanni XXIII.
1963: è proclamato "beato" il 3 novembre da Paolo VI "con un viaggio di quattro giorni 150 allievi dell'Istituto fecero l'indimenticabile esperienza romana... il tripudio di decine di migliaia di giovani e di fedeli plaudenti al Papa Paolo VI che proclamava beato il grande fondatore ed educatore".
1970: Leonardo Murialdo è solennemente iscritto nell'albo dei santi da Paolo VI, il 3 maggio "l'esperienza romana si ripetè per altrettanti e più ragazzi dell'Istituto sette anni dopo, il 3 maggio 1970, allorchè il beato fu canonizzato dallo stesso Paolo VI".
DIARIO
Questa la pagina del Diario della Comunità dei Giuseppini di Cefalù, riferita a quel giorno.
1 maggio 1970
Ore 18:08 partenza per Roma in vagoni riservati per partecipare alla solenne Canonizzazione del Padre Fondatore.
Partecipanti: i Superiori P. Direttore Nicola Ammirati, P.Antonio Guerra, P.Diego Cutrera, il Sig.Giacomo Canova, il Sig.Chiminello Antonino, il Sig.Fragapane Antonino, gli Assistenti e Professori Dell'Aquila Nicola, Lionetti Antonio, Palumbo Antonio Michele, Dilio Francesco Paolo; gli operai Camilleri Salvatore e Ilardo Salvatore; Sig.Mazzola Vincenzo e consorte Concetta Marchese, Sig.Tagliavia Umberto e consorte (foto sotto).
Alunni partecipanti: 170, tutti gli interni e giovani esterni che frequentano il nostro C.A.P. Rimane a casa P.Michelino Campanelli.
2 maggio 1970
Arrivo a Roma ore 9:30. Si va all'Opera S.Pio X in pullman per pulirsi e fare un po' di colazione. Alle ore 10:00 sempre in pullman ci portiamo all'Ospello della Gioventù e al Soggiorno della Gioventù dove prendiamo alloggio completo.
Nel pomeriggio dopo un giro per la città si va al Palazzo dei Congressi all'EUR per partecipare alla solenne manifestazione in onore del novello Santo.
Sono rappresentate quasi tutte le nostre Opere d'Italia e delle Americhe e della Spagna.
Si calcola circa che erano presenti parecchie migliaia di pellegrini alla solenne manifestazione.
Ha parlato il Reverendo Padre Generale, il Presidente nazionale degli ex allievi Giuseppini; Mariano Rumor, Presidente del Consiglio dei Ministri, ex allievo del Patronato XIII di Vicenza, con commosse ed elevate parole ha messo in risalto l'opera educativa del Murialdo e dei Suoi figli spirituali i Padri Giuseppini.
3 maggio 1970
Solenne Canonizzazione del Beato Fondatore. Alle ore 9:15 entra il Santo Padre Paolo VI accolto da fragorosi applausi di tutti i presenti nella Basilica di San Pietro. Si calcola circa 25.000 persone.
Alle ore 9:30 ha inizio la Solenne Messa durante la quale pronunziando la formula prescritta ha proclamato Santo il nostro venerato Fondatore. Al termine della solenne cerimonia si fa un giro per la città di Roma e si torna alla propria sede per il pranzo.
Nel pomeriggio visita a Piazza Navona, alla Fontana di Trevi ed altri luoghi viciniori.
4 maggio 1970
Ore 7:30 levata, colazione e giro in pullman per la città.
Ore 13:00 pranzo, riposo e preparazione per la partenza.
Si parte da Roma alle ore 17:20 e la mattina seguente 5 maggio alle ore 7:30 si arriva a Cefalù.
REPORTAGE
"Reportage" (dal sito giuseppini, scritto per i 40 anni della canonizzazione 3-5-2010)
Sono passati 40 anni da quando Leonardo Murialdo è stato proclamato santo, ma il ricordo di quel giorno (3 maggio 1970) è ancora vivo nella mente di coloro che l’hanno vissuto. Ed è importante trasmetterne memoria a chi, per motivi anagrafici, non poteva certo essere presente a Roma in quella festa stupenda.
Dalla loggia centrale della basilica di san Pietro pendeva l’arazzo che rappresentava l’umile sacerdote torinese, l’educatore dei giovani poveri, l’apostolo degli operai nella gloria dei santi.
La basilica era colma di giovani e di persone di ogni età provenienti dalle opere giuseppine dell’Italia e dall’estero. C’erano i giuseppini, le suore murialdine, gli allievi e gli ex allievi, le mamme apostoliche, molta gente proveniente da Torino, guidata dall’arcivescovo (il cardinale Michele Pellegrino), vari cardinali e vescovi, diverse personalità, tra cui il presidente del consiglio, Mariano Rumor, ex allievo dei giuseppini di Vicenza.
La proclamazione della santità del Murialdo avvenne durante la messa presieduta dal papa Paolo VI, il quale pronunciò la formula della canonizzazione dopo i riti di ingresso, prima della liturgia della parola. Erano le 10.25 ed un applauso scrosciante inondò tutta la basilica, mentre le campane di san Pietro suonavano a festa, imitate dal concerto delle altre chiese di Roma.
L’omelia del papa ricordava l’attività educativa e sociale del nuovo santo, accennava alla fondazione della congregazione dei giuseppini, presentava ai fedeli alcuni tratti della sua spiritualità.
Nella processione offertoriale, tra coloro che recavano i doni all’altare c’erano Fabrizio Miglio (17 anni) e Tiziana Briccarello (6 anni), i due giovani guariti per intercessione del Murialdo. I due miracoli, avvenuti nel 1964 e nel 1965, avevano definitivamente aperto la strada alla canonizzazione.
Dopo la messa, la folla si è riversata sulla piazza, ove già c’erano molti altri pellegrini, turisti e fedeli romani: il papa parlò ancora una volta del Murialdo e intonò il «Regina Coeli». Poi ogni gruppo si diresse festoso verso le più diverse destinazioni, mentre la banda musicale del Patronato San Gaetano di Thiene allietava gli ultimi momenti di festa di una giornata davvero memorabile.
d. Giovenale Dotta
P. Luigi Carucci
hanno collaborato: Giuseppina Anzaldi, Stefano Mazzola, Carlo Antonio Biondo