“Se vuoi correre nella via di Dio dilata il cuore alla misericordia!” (Chiara Lubich – anni Quaranta) - da Città Nuova –
12 Marzo 2021 - AMERAI IL TUO PROSSIMO COME TE STESSO (Mc 12,31)
Nel Vangelo secondo Matteo capitolo 5, Gesù dice che non è venuto per abolire la Legge, ma per darle completo adempimento.
Chi, infatti, ama gli altri come se stesso, adempie non solo a un precetto religioso, ma rispetta anche tutte le leggi.
L'amore in tal senso abbraccia tutta la nostra vita di persona credente, ma anche il nostro ruolo di cittadini.
È una misura illimitata, che non fa distinzioni. Il prossimo è ogni persona che incontriamo.
La citazione sopra è il secondo comandamento della sintese della legge di Dio, ma Gesù ci ha lasciato anche un comandamento in particolare, che ha chiamato "mio" e "nuovo": il comandamento dell'amore reciproco, la cui misura è quella con cui Egli stesso ci ha amati.
La sua misura andava al di là dell'amare come se stesso. Ha raggiunto la vetta dell'amore, ha raggiunto l'estremo: dare la vita per i suoi amici. Nessuno ha un amore più grande di questo, come Lui stesso ha detto.
Possiamo vivere l'amore al prossimo, amandolo come noi stessi, però, nella dimensione di chi è pronto a dare la vita per lui.
Apolonio Carvalho Nascimento
Mc 12,28b-34: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».