Lunedì 12-3-2019 (Mt 25,31-46)
Non ti porteranno in Paradiso i Rosari che dici, le Eucarestie che celebri o le novene e i pellegrinaggi che fai, ma l'amore che dai a chi non ha amore. Se la vita di preghiera che conduci non ti porta a dare amore non è preghiera vera. La preghiera autentica ti porta a dare amore dove non c'è amore. Al Signore è gradita la preghiera che ha come frutto l'amore verso il prossimo. Chi prega con il cuore ama veramente. Chi prega solo con le labbra ama solo se stesso.
Se incontri un povero che ti chiede un pezzo di pane e gli dici: “Vado prima in chiesa a pregare e poi, uscendo, ti darò da mangiare”, sono certo che il Signore non ascolterà la tua preghiera. Dare da mangiare a un povero nel nome del Signore è già preghiera vera. Questo gesto di puro amore ti farà sperimentare, durante la preghiera che si fa nel tempio, l'abbraccio di Dio che ti dice: "Bravo, servo buono e fedele; entra ora a far parte della mia gioia!". Ogni volta che rifiuti di aiutare un povero è giá sperimentare l'inferno nel proprio cuore.
Se al mattino vai al bar a fare colazione e, entrando, trovi un povero, condividi la colazione con lui. Se lo farai nel nome del Signore, sperimenterai il Paradiso dentro di te. Se possiedi una casa vuota e conosci una famiglia povera, non esitare a dargliela gratuitamente se lo farai, entrerai nel cuore di Dio. Se sei il proprietario di un'azienda ed hai un bel conto in banca e conduci una vita agiata, dai lavoro a tempo indeterminato a un padre di famiglia che ha un lavoro precario. Se lo farai nel nome del Signore, la tua famiglia sarà unita nell'amore e la tua azienda sarà sempre prosperosa.
Se sei un medico e la tua professione ti fa vivere agiatamente, al povero che viene da te per farsi visitare non chiedere danaro. Se lo farai nel nome del Signore, avrai tanta gioia paradisiaca nel tuo cuore.
Dio si compiace di coloro che amano i poveri senza aspettarsi nulla in cambio e di coloro che donano con gioia.
Se ami, rallegrati perché il Paradiso ti sta aspettando.
AMEN. AMEN.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)