Scuse per non convertirsi - Il Granellino di senape - Mercoledì 18-9-2019
(Lc 7,31-35) Spesso da qualcuno sento dire: "Non frequento la Chiesa perché c'è un'atmosfera troppo gioiosa”. Da qualche altro sento dire: "Non vado in chiesa perché c'è un'atmosfera triste”.
Da qualcuno mi si dice: "Non ho mai amato Benedetto XVI perché era troppo serioso e difficile nel comprendere quello che diceva". Da qualche altro mi si dice: "Non amo papa Francesco perché è semplice, senza cultura e lassista". Purtroppo, quando una persona non vuole convertirsi seriamente al Vangelo trova sempre scuse per non convertirsi.
Molti Ebrei non sopportavano Giovanni Battista perché dicevano che era severo, rigido e intransigente. Gli stessi Ebrei, però, non sopportavano neppure Gesù perché, secondo loro, era misericordioso, ubriacone e beone.
Qual'era la personalità di Gesù? Egli era amabile al momento giusto, ma era anche determinato al momento giusto. Era tenero, ma anche fermo al momento giusto. Gesù era forte ma anche debole, cioè misericordioso al momento giusto. Gesù aveva una personalità perfetta.
Incontro persone che mi dicono: "Padre, non entrerò mai in una comunità neocatecumenale perché chi vi partecipa è senza sorriso". Ed io aggiungo: "Allora vai a partecipare a una comunità del rinnovamento nello Spirito!". E mi si risponde: "Mai e poi mai. In quella comunità c'è troppa allegria!".
Una cosa dobbiamo capire: Dio parla molte lingue e usa persone con carismi diversi per chiamare gli uomini a conversione. Chi è ricolmo dello Spirito Santo riconosce la Verità sotto varie forme e l'accoglie con gioia. Ma chi ha deciso di non convertirsi rifiuterà la Verità in qualsiasi forma che viene manifestata e rivelata.
Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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