IL GRANELLINO (Mt 13,18-23) - 24-7-2020
Quando in noi germoglia il seme cattivo dell'invidia che è la causa di tutte le nostre discordie? È una domanda molto importante a cui solo gli uomini che masticano un pò spiritualità possono rispondere. L'uomo viene morso dalla vipera dell'invidia quando non accetta che l'altro produca il sessanta o il cento e lui il trenta. Anche chi produce il sessanta può diventare invidioso di chi produce il cento. L'invidioso se la prende anche con Dio perché permette che l'altro produca più di lui. E chiama Dio ingiusto. Bisogna capire che Dio non ama di più chi produce di più, Dio ama tutti gli uomini di buona volontà che si sforzano al massimo per fare crescere i talenti naturali e soprannaturali che Egli dona secondo un suo progetto eterno. Sono certo che in Paradiso siederanno accanto a Gesù sia chi ha produtto il trenta che chi ne ha prodotto il cento.
Non avere mai un complesso d'inferiorità perché il Signore ti ha donato tutto ciò che ti serve per la tua salvezza. Di solito l'invidioso è pigro e sparla del fratello che lavora e suda per produrre il più che può. Il volto dell'invidioso è sempre triste. Non è mai contento. La sua idea fissa è di superare gli altri nella produzione per far capire agli altri che è più capace di tutti. Questo stile di vita è diabolico.
Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)