IL GRANELLINO - (Mt 13,31-35) - Lunedì 27-7-2020
Basta un pò di lievito per far lievitare una massa di pasta; però, come si sa, il lievito dev'essere buono. Quello che mi colpisce è che il lievito agisce nel nascondimento. Nella massa di pasta il lievito non si vede.
Cosa c'insegna la parabola del lievito? Se in una grande folla c'è una persona santa, succederà che, gradualmente, la massa sarà piena di santi. Se il parroco di una parrocchia, i cui membri sono tiepidi, è santo si verificherà che, col tempo, nella parrocchia ci sarà un fermento di santità, ci sarà un diluvio di santi e opere sante. Basta un fiammifero acceso per incendiare una distesa di spighe.
La parabola del lievito ha un altro insegnamento ed è questo: il lievito agisce nel nascondimento.
Il santo non ama la pubblicità. È nel segreto che agisce; perciò Gesù dice nel Vangelo: “Quando vuoi pregare, chiuditi nella tua stanza...quando vuoi fare l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te...e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà".
Questa è una generazione che non ama il nascondimento, ma cerca la pubblicità e gli applausi. Com'è difficile essere come il lievito!
Chi cerca la gloria umana nell'agire può fare anche un'azione buona, ma l'intenzione è cattiva. Per questo motivo il suo nome non sarà scritto nel libro dei salvati.
Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)