IL GRANELLINO - (Lc 13,18-21) - 28-10-2020
Francesco d'Assisi piantò nel suo cuore una parola evangelica: povertà. In pochi anni questa parola diventò un grande albero, cioè una grande potenza soprannaturale che attirò migliaia di uomini e donne a seguirlo. Tutti andavano da lui attratti dalla umiltà e povertà materiale. Un giorno fra Leone (mi sembra), colloquiando con lui, con un pizzico d'invidia disse: "Perché tutto il mondo viene da te? Eppure, culturalmente e fisicamente non sei dotato di una grande cultura o di una grande bellezza!".
Mentre lo guardava per aver una risposta, Fra Leone esclamò: "Ho capito". Cosa aveva capito? Aveva capito che la sapienza e la bellezza di Francesco venivano dall’alto. Santa Teresa d'Avila piantò nel suo cuore la parola "preghiera". In pochi anni il seme "preghiera" crebbe a dismisura. Diventò un grande albero. Quante vocazioni alla vita claustrale attirò al servizio del Signore! L'amore è la forza della Chiesa e dell’individuo.
L'amore cresce lentamente ed è fecondo. L'amore soprannaturale è come il lievito buono che fa crescere l'impasto di farina. Se il parroco di una parrocchia fosse santo, quante anime attirerebbe intorno alla mensa eucarestica! Se il parroco fosse Santo avrebbe sempre una lunga fila di fedeli desiderosi di confessarsi!
Oggi più che mai la Chiesa ha bisogno di parroci santi. Ecco perché a Medjugorje la Madonna non si stanca mai di esortare i fedeli di pregare per i pastori. Termino questo Granellino chiedendo a tutti voi lettori di pregare per me.
Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)