IL GRANELLINO - (Gv 1,1-18) - 3-1-2021
Il tempo liturgico di Natale è il tempo in cui siamo chiamati e invitati ad accogliere Gesù sempre più personalmente e comunitariamente. Puoi dire di aver accolto Gesù nella tua vita più di ieri? Puoi dire di amare Gesù più di ieri? Puoi dire che lo zelo di far conoscere Gesù è più di ieri? Qual è l'effetto principale di questa accoglienza di Gesù nella tua vita? Il Vangelo di oggi ci ricorda che chi accoglie Gesù nella propria vita si sente intimamente figlio amato e benedetto dal Padre celeste. Nell'intimità della propria anima l'uomo di fede adulta ascolta la voce soprannaturale che dice: "Tu sei mio figlio di cui mi compiaccio".
Se Gesù non diventa la nostra fede, la nostra speranza e la nostra carità non faremo mai l'esperienza intima di appartenere a Dio Padre come figli. Come si accoglie Gesù? Mettendo in pratica la sua parola di vita eterna. Con Pietro siamo sempre invitati a dire: "Dove andremo, Signore, tu solo hai parole di vita eterna!". Se non diventiamo figli di Dio, non ci sarà in noi il potere di amare come Dio ci ha amato in Gesù Cristo. Il potere ci viene dallo Spirito Santo che il Padre ci dona se accogliamo suo Figlio. Il mondo che non accoglie Gesù Cristo cammina e vive nell’egoismo, nella violenza, nell'avarizia e nel piacere disonesto e immorale.
Qual è la fine di chi non accoglie Gesù Cristo? È una rovina eterna, così come fu la rovina di Gerusalemme che non accolse Gesù, Re della pace.
Grazia, verità, amore e prosperità saranno sempre con colui che accoglie Gesù.
Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)