Domenica 1-5-2019 (Mt 13,54-58)

Dopo aver sconfitto satana, signore della menzogna, nel deserto, Gesù inizia il suo lavoro di evangelizzatore. Non è andato in nessuna scuola rabbinica. Lui è la Parola del Padre, perciò dice a Filippo: "Chi ascolta me ascolta il Padre”. Gesù è la Verità. Essendo la Verità, Egli con autorità inizia i suoi insegnamenti così: "In verità, in verità io vi dico...”.
Per tre anni Gesù ha sempre insegnato: di giorno e di notte, a folle come a piccoli gruppi. Gesù insegnava sempre, anche quando le folle o i discepoli si rifiutavano di accogliere il suo linguaggio duro e serio.. Non si è mai scoraggiato. Predicare o insegnare non è un divertimento: è una fatica. Noi sacerdoti siamo chiamati a portare la croce dell'evangelizzazione. Non possiamo insegnare le cose di Dio solo quando abbiamo voglia o solo quando abbiamo una grande folla.
Si va a lavorare anche quando la carne è debole. Il Signore non ci vuole accidiosi. Un parroco accidioso rende la parrocchia come una vigna selvatica. La fede, dice san Paolo, viene dall'ascolto della Parola di Dio.
A causa dell'evangelizzazione spesso Gesù non aveva neppure il tempo di mangiare e riposare . Egli era divorato dal passione di far conoscere le realtà del cielo. Gesù insegnava sempre e ovunque: in case private, nelle sinagoghe, davanti al Tempio, sulle spiagge, in pianure come anche sulle montagne. Quando insegnava, non guardava in faccia a nessuno. La VERITÀ non veniva mai nascosta.
La parola di Gesù non era umana, ma divina. Era una parola che tagliava. La parola che non taglia non è parola di Dio. La gente di Nazaret si scandalizzò nell'ascoltare Gesù: "Come mai Gesù, figlio di un carpentiere, parla così divinamente dal momento che non ha frequentato una scuola rabbinica? Dev'essere posseduto da qualche spirito immondo."
Gesù non si presenta agli ascoltatori dicendo: "Sono il Rabbino..." ma: "Io sono la Verità". Chi accoglie Gesù accogli la Verità. Se si vive secondo questa Verità si diventa operaio nella vigna del Signore. Guai a noi preti se non esaminiamo i granellini di verità che il Signore ci affida. E non dimentichiamo che chi semina nel pianto raccoglie nella gioia.
ALLELUIA. ALLELUIA.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

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